Divulghiamo volentieri il comunicato stampa ricevuto su questo interessante progetto.
Universitrans è il primo progetto nazionale di analisi e di mappatura digitale degli atenei pubblici italiani che offrono la Carriera Alias, ideato e realizzato da tre professioniste specializzate in diversi settori (design, ingegneria, comunicazione ed economia).
La ricerca, iniziata nel mese di ottobre 2017, ha visto la partecipazione dei CUG (Comitati Unici di Garanzia) di tutte le 67 università statali, il sostegno dell’O.N.I.G. (Osservatorio Nazionale sull’Identità di Genere) e del MIT (Movimento Identità Trans), così come l’appoggio della Conferenza Nazionale degli Organismi di Parità delle Università Italiane e del CUN (Consiglio Universitario Nazionale), e il patrocinio del Comune di Bologna. Grazie alla creazione di questo collaborativo e sinergico network nazionale, UniversiTrans è divenuto un progetto di enorme rilevanza pubblica
La Carriera Alias è uno strumento che sopperisce a una lacuna giuridica che perdura da 30 anni. In Italia la legge 164/1982 ha obbligato alla riassegnazione chirurgica del sesso (RCS) chiunque intenda richiedere la modifica dei propri dati anagrafici. La recente sentenza della Corte di Cassazione n. 15138/2015 e della Corte Costituzionale n. 221, i tribunali italiani hanno iniziato a concedere la rettificazione di sesso anagrafico anche senza RCS. Nonostante ciò, il tempo che intercorre tra la richiesta di modifica dei dati anagrafici e il raggiungimento di tale istanza va dagli 1 ai 3 anni. Questo tempo può essere dunque sufficientemente lungo da inibire la decisione di una/un giovane di iscriversi all’università e/o di continuare gli studi, così come da impedire a una lavoratrice/un lavoratore di prestare la propria opera in un ambiente che non tutela il benessere e l’incolumità delle/dei propri dipendenti.
Universitrans si inserisce in tale contesto divenendo il primo studio concernente la discriminazione delle persone trans negli atenei e gli strumenti da questi ultimi adottati per combatterla.
Il principale output del progetto è la realizzazione di un sito web, online dal giorno 11 giugno 2018 e raggiungibile al link www.universitrans.it. Si tratta di uno strumento digitale pensato in primis per studenti e studentesse trans che, durante la carriera universitaria, stanno intraprendendo o hanno già iniziato un percorso di transizione di genere e che, in attesa della rettifica anagrafica, necessitano di un profilo burocratico temporaneo che sostituisca il nome indicato all’anagrafe con quello di elezione prevedendo il rilascio di un nuovo indirizzo e-mail e di un nuovo badge.
Il progetto di mappatura si estende inoltre alle carriere alias del personale docente, tecnico-amministrativo e ATA.
La mappatura digitale permette dunque, a chiunque ne abbia bisogno, di venire a conoscenza del panorama nazionale relativo a tutti gli atenei e alle rispettive tutele adottate, con facilità e immediatezza, in modo da poter scegliere l’università dove iscriversi/lavorare in relazione alle proprie esigenze.
Assieme alla mappatura degli atenei, Universitrans si occupa anche di rilevare e raccogliere ulteriori importanti dati e informazioni relativi alle carriere alias e alla loro gestione, a coloro che ne usufruiscono (tramite la somministrazione di questionari o lo svolgimento di interviste), analizzando le problematiche burocratico-amministrative che persistono nei sistemi informatici di gestione della didattica e i limiti di cui tale strumento è intrinsecamente caratterizzato. Il fine ultimo è quello di individuare una best practice attraverso analisi di benchmark e realizzare un protocollo nazionale di adozione e gestione di tale strumento, concordandolo anche e soprattutto con le associazioni studentesche LGBTQI e le associazioni trans, che possa esser seguito da tutti gli atenei.
Universitrans si vuole fare promotore di una rete collaborativa virtuosa tra istituzioni universitarie e non, centri di ricerca, MIUR, comuni e associazioni, in un’ottica politica intersezionale. Si intende dare ulteriore propulsione alla realizzazione di tale network attraverso l’organizzazione di un convegno nazionale sulla tematica Discriminazione Transfobica nel Mondo Accademico e Strumenti per Combatterla.
Punti fermi di tale progetto sono la depatologizzazione (
promuovendo l’autocertificazione come principale pratica burocratica per la richiesta della carriera alias negli atenei, senza l’obbligo di presentare diagnosi mediche o perizie psichiatriche) il diritto allo studio senza discriminazioni, la formazione professionale e il benessere lavorativo. Le prospettive future di Universitrans sono connesse al raggiungimento degli obiettivi fin qui elencati: in attesa di una modifica alla L. 164/1982 che, tra le altre cose, abbrevi i tempi di rettifica anagrafica, è assolutamente necessario che ogni ateneo permetta alle persone trans che vi studiano o lavorano di adottare la Carriera Alias. A oggi sono meno della metà le università che consentono di accedere a tale strumento, con un evidente divario regionale che privilegia le regioni del nord rispetto a quelle del sud.
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