Fa sempre male quando un giovane si toglie la vita, fa ancora più male quando scopri che questo giovane si è ucciso perché gay. Fa male perché ci siamo passati tutti per quei momenti bui, cupi, tristi, quei momenti in cui ti sembra di avere un segreto troppo grande e che nessuno, nessuno del tuo mondo potrà aiutarti e capirti. Fa male perché queste tristi notizie non arrivano da qualche paesello remoto di qualche vallata in cui ci si può anche immaginare si incontri una mentalità chiusa e all’antica, ma da Roma, dalla capitale. Questo mostra come il nostro Paese non abbia zone franche, più aperte e che il percorso di sensibilizzazione va portato avanti in maniera uniforme a Roma come a Vicenza o Acireale. Mi sale anche una grande rabbia a sentire di queste tragedie perché immagino cosa abbia dovuto passare questo ragazzo, prese in giro, umiliazioni, battutine perfide che facevano male, un male inimmaginabile e che non lasciavano intravedere nessuna buona cosa. E’purtroppo vero quello che ha lasciato scritto nella sua lettera il giovane, “in Italia c’è ancora tanta omofobia”, ma è vero anche che questa brutta bestia la si può far fuori! A tutti quelli che stanno passando momenti difficili mi sento di dire solo una cosa: coraggio! Fatevi forza, chiamate qualche help line, scrivete in qualche blog, avvicinatevi a qualche associazione. Vi assicuro che anche solo sapere di non essere soli vi darà una forza che non immaginavate di avere!