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Diamo risalto (ovviamente con una gaia gioia) ad un articolo pubblicato sul giornale di Vicenza lo scorso 8 giugno in cui si annuncia che anche Valdagno vuole seguire la strada di Vicenza nell’istituzione di un registro per la famiglia anagrafica.

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Si riporta di seguito l’articolo originale. A pie di pagina il link diretto al sito del GdV fonte dell’informazione.

Un registro per le coppie di fatto

IL CASO. Il Comune di Valdagno segue la strada dell’Amministrazione di Vicenza che ha appena adottato il documento. Proposta dell’assessore Vencato come «segno di civiltà». Il sindaco: «Giusto stabilizzare la convivenza con uno strumento del genere»

Diritti civili: dopo il registro per il testamento biologico, a Valdagno potrebbe arrivare quello per le coppie di fatto, sulla scia di quanto avvenuto recentemente a Vicenza con la Giunta di Achille Variati. 
L’annuncio, e l’auspicio, arriva dall’assessore alle politiche giovanili e ai servizi demografici Michele Vencato. «La proposta fatta dai consiglieri di maggioranza sulle volontà di “fine vita” per il testamento biologico rappresenta – spuiga Vencato – un segno di civiltà. Non solo, mi spingo oltre: mi piacerebbe poter allargare ulteriormente i diritti per i cittadini valdagnesi e, in particolare, mi riferisco alle “coppie di fatto”. È un argomento che mi sta molto a cuore».
Della questione si è parlato anche nella riunione del Consiglio comunale dell’altra sera, ma a distanza di poche ore dall’assemblea consiliare l’assessore torna nuovamente sulla questione. «Dopo lo studio attento dei documenti relativi al testamento biologico, tra la fine del mese e l’inizio di luglio affronteremo in Giunta il tema delle coppie di fatto: una questione sentita e condivisa dal sindaco e dagli assessori». Poi, l’assessore ha già confermato che si confronterà anche con il comitato “Dir.Vi” (Diritti Vicenza), che si è occupato delle procedure proprio per il Comune capoluogo. «Pensiamo di seguire in toto la linea vicentina – aggiunge – Una procedura efficace, meglio di molte altre più di facciata che di sostanza. Quindi, probabilmente, dopo aver messo a punto l’iter, emaneremo un’ordinanza sindacale che sancisca la decisione di un registro». Prima, però, saranno chiamate in causa tutte le componenti politiche cittadine: «Non vogliamo né possiamo esautorare il Consiglio comunale. Credo che il Comune debba essere propulsore di questo tipo di iniziative, soprattutto dove lo Stato e le leggi latitano».
Il primo cittadino Alberto Neri, chiarisce la sua posizione, anche avvalendosi della sua esperienza professionale di avvocato. «È un modo concreto per affrontare il problema – analizza -, anche se non lo risolve». 
«Personalmente sono convinto sia giusto stabilizzare una convivenza attraverso lo strumento del registro, anche se credo poi l’unione debba confluire nel matrimonio. Lo dico – conclude Neri – perché troppe volte le nozze senza convivenza si disfano dopo pochi mesi. La giurisprudenza sta cercando di dirimere la questione delle coppie di fatto, ad esempio attraverso il riconoscimento del diritto al risarcimento danni al convivente, al pari di quanto è riconosciuto oggi al coniuge in caso di danni o sinistri».
Karl Zilliken
 http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/1728_news/371511_un_registroper_le_coppiedi_fatto

 

Staff d.e.l.o.s.

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