storica decisione del tribunale minorile
Con un provvedimento forse senza precedenti il Tribunale dei minori di Bologna decide di dare in affidamento temporaneo una minore a una coppia omosessuale per due anni.
La coppia con una relazione lunga e consolidata alle spalle è stata considerata idonea dai servizi sociali per avere in affidamento una bimba di 3 anni,
in questo caso non parliamo di adozione ma di affido, infatti la bimba con una difficile situazione familiare vivrà con la coppia per un periodo di tempo limitato e stabilito.
In Italia infatti è prevista l’adozione solo per le coppie sposate, mentre per l’affido le regole sono più elastiche e in linea con le legilature europee più friendly.
Benchè questa notizia sia un segnale evidentemente positivo dell’evoluzione della società italiana, probabilmente ci aspettano all’orrizonte proteste e strumentalizzazioni da parte dei media e dei politici per sfruttare per i loro fini la vicenda.
Anche la Procura minorile del capoluogo emiliano, che già aveva espresso parere contrario all’affidamento ai due uomini, potrebbe opporsi al provvedimento ufficialmente non per il loro orientamento sessuale, ma perché giudicava la procedura lacunosa dal punto di vista formale.
In tal caso mi risulterebbe difficile condividere l’idea che quest’affidamento, peraltro caldeggiato dai servizi sociali che conoscono bene tutti i protagonisti di questa storia, fosse revocato solo per errori di procedura.
Anche perché la bimba vive con la coppia già da febbraio e fra di loro c’è un legame di profondo affetto, che nasce dalla reciproca conoscenza.