Riportiamo di seguito la lettera pubblicata sul GdV in data odierna
SOCIETÀ
«L´omosessualità non è malattia e non necessita di cure»
Nella lettera pubblicata il 23 luglio il signor Corrà azzarda un paragone tra il Gay Pride ed eventuali parate a sostegno della diffusione di alcolici o sostanze stupefacenti ai minori, dimenticando che manifestare per diritti ed eguaglianza è legale e costituzionale, mentre nel secondo caso parliamo esclusivamente di reati.
Inoltre il dott. Corrà dimentica che L´American Psychiatric Association ha rimosso l´omosessualità dal D.S.M. (Manuale diagnostico e statistico dei disordini mentali) già nel 1973, decisione poi confermata dall´O.M.S. (Organizzazione Mondiale della Salute) nel 1990. Non essendo quindi l´omosessualità una malattia, non ci é chiaro per quale motivo debba essere curata; serve poco anche cercare riscontro nel racconto di Sodoma e Gomorra visto che in esso si condanna ben altro. Il passato ed il presente sono costellati dalle macabre e funeste azioni di chi ha ritenuto che omosessuali e lesbiche dovessero essere sottoposti a cure di ogni tipo: dagli indicibili esperimenti del dott. Vernaet nei lager, alle famose terapie del dott. Nicolosi, passando per il contributo politico di chi come il sindaco di Treviso Gentilini diede disposizione al comandante dei vigili urbani affinché fosse eseguita la pulizia etnica dei “culattoni”. Il Gay Pride a Bassano é stata una civile manifestazione per quei diritti ancora oggi negati alla comunità LGBT come ad esempio quello al matrimonio, vi hanno aderito non solo i diretti interessati, ma anche molti altri cittadini e famiglie. Mi stupisce che il Dott. Corrà non menzioni minimamente l?aggressione avvenuta a Bassano durante la parata,ma forse non c?é cura che egli sappia suggerire contro la violenza e simili.
Mattia Stella
D.E.L.O.S.-Gruppo GLBTEQ Vicenza