Il sindaco di Vicenza, quale ufficiale dell’anagrafe, riconosce come famiglia anagrafica le persone coabitanti legate da vincoli affettivi
Le coppie di fatto, quelle gay e le persone che coabitano per vincoli affettivi, anche senza essere parenti o sposati, dal 1 giugno 2012 potranno ottenere dal comune di Vicenza “l’attestazione di iscrizione nell’anagrafe quale famiglia anagrafica costituita da persone coabitanti legate da vincoli affettivi“.
A quale uso potrà però servire questa attestazione non è ancora ben chiaro: in ogni caso, appare un primo passo in avanti nella prospettiva del riconoscimento di diritti civili alle persone non sposate, ma legate da vincoli affettivi.
A questo proposito, ricordiamo che l’art. 1 della legge 24 dicembre 1954, n. 1228 stabilisce che: “Nell’anagrafe della popolazione residente sono registrate le posizioni relative alle singole persone, alle famiglie ed alle convivenze, che hanno fissato nel Comune la residenza, nonche’ le
posizioni relative alle persone senza fissa dimora che hanno stabilito nel Comune il proprio domicilio, in conformita’ del regolamento per l’esecuzione della presente legge“.
Il regolamento di esecuzione è il DPR 30 maggio 1989, n. 223, il cui articolo 4, comma 1, dispone che: “Agli effetti anagrafici per famiglia si intende un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinita’, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune“.
La decisione del sindaco di attuare queste disposizioni è contenuta nell’ordinanza 7 maggio 2012.